Preparazione delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Pastorale

11 febbraio 2024 - “Ti porto io!": è lo slogan del nostro anno pastorale 2023-24. Abbiamo superato la metà dell’anno comunitario ed è giusto e doveroso domandarci: a che punto siamo con l’assunzione delle nostre responsabilità, a livello personale, familiare, sociale, ecclesiale?
Siamo ancora alle frasi tipo: “Lui dovrebbe…”, “Lei ha fatto…”, “Il sindaco ha come incarico…”, “Il don non…”, “Quelli dell’Africa starebbero…”??
Chi ha detto con determinazione: “Alla sistemazione della tal cosa ci penso io”, “Mi assumo io l’incarico di…”, “Concludo io quella parte mancante…”, “Propongo questo e progetto una soluzione…”??

Ecco una ulteriore occasione: da questa Domenica inizia un percorso più intenso che ci porterà al rinnovo dei membri del Consiglio Pastorale della nostra Comunità Pastorale, mediante lo strumento delle votazioni, che si svolgeranno tra i fedeli presenti alle celebrazioni di Domenica 26 maggio 2024.
Ciascuno di noi ha dei doni particolari ed è bene che la comunità valorizzi ciascuno dei carismi che le sono donati dallo Spirito Santo; qui facciamo appello soprattutto a chi ha due importanti caratteristiche, che presento brevemente.
La prima caratteristica: avere una visione (“vision”, in lingua inglese, è ormai termine usato anche in ambito sociale e imprenditoriale), cioè avere uno sguardo ampio sulla realtà, intravederne le linee fondamentali, suggerire dei percorsi per smuoverci verso quella meta. Come avere una “visione” così profonda? Noi pensiamo che essa sia dono dell’ascolto delle Sacre Scritture e della docilità allo Spirito di Dio.
La seconda caratteristica: avere passione e propensione per il lavoro collegiale. Alcune persone hanno qualità eccellenti, ma giocano la partita della vita in modo individuale; altri pensano di non avere pari nel loro lavoro; altri difendono interessi di parte… Il consigliere pastorale butta sul piatto dell’azione comune il suo contributo, accoglie quello altrui, punta al massimo comune denominatore che sia appunto il “massimo” possibile qui e ora, perché è “comune”, condiviso, raggiunto col maggior numero e per il maggior numero di fratelli e sorelle della comunità.

A questo punto interviene un contributo specifico di tutti i fedeli delle nostre parrocchie, in due direzioni:
1. pensare se non ci siano le condizioni per una propria candidatura;
2. proporre una persona conosciuta, che possa offrire un valido contributo nel nuovo Consiglio Pastorale.
Nell’ultima facciata di questo foglietto degli avvisi troverete una semplice modalità (fino a domenica 25 febbraio) per partecipare a questa opera spirituale per il bene delle nostre parrocchie. I nomi raccolti saranno contattati personalmente dalla Commissione elettorale dell’attuale Consiglio Pastorale.
Che sia questa una delle intenzioni e uno dei frutti della quaresima che inizia domenica prossima.
don Marco
Rinnovo dei Consigli parrocchiali: l’11 febbraio l’avvio del cammino