Abbiamo detto più volte che uno dei frutti più belli del tempo della pandemia è *il gruppo di volontari dell’accoglienza* che si è costituito nelle nostre parrocchie.
Quando sono stati tolti i vincoli sanitaria per la partecipazione alle celebrazioni, diverse parrocchie e la stessa diocesi sono ritornate sui loro passi e non hanno colto la ricchissima opportunità che questo servizio costituisce per una nuova visione della celebrazione.
Vogliamo elencare ancora una volta *i significati e i benefici della presenza di volontari per l’accoglienza* dei fedeli alle celebrazioni e per la loro cura:
1. sono il segno vivente e visibile che la celebrazione non è “cosa dei preti” e neppure dei soli chierichetti, bensì un evento comunitario a cui tutti partecipano, ciascuno con un suo ruolo;
2. manifestano il volto accogliente, servizievole e sorridente che dovrebbe avere la comunità tutta, specialmente verso chi si affaccia alla vita ecclesiale solo durante la messa festiva o le celebrazioni di funerali e matrimoni;
3. avvolgono di un alone di serenità-sicurezza il presidente della celebrazione e i presenti: un disguido, un imprevisto, una dimenticanza… sono affrontati in prima istanza dai volontari, con una presenza riconoscibile e relativamente “competente”;
4. si prendono cura del decoro dell’aula ecclesiale: foglietti, buste, ordine di panche e sedie… Sono tra i primi ad arrivare e tra gli ultimi ad andare via;
.. dulcis in fundo, salutano gli altri fedeli e si salutano quando si incrociano tra loro!
Per questi e per mille altri motivi, *siamo loro grati e vogliamo che non manchino nelle nostre assemblee*!
Anche tu, membro di questa comunità cristiana, puoi svolgere questo importante e semplice servizio.
Se vuoi altre info o vuoi *dare il tuo nome per proporti per un turno* (scegli tu ogni quanto potrai farlo), rivolgiti ai volontari, alle sacrestie o ai preti.
Grazie… con un sorriso o una stretta di mano!